L’estate nelle Dolomiti è una stagione di abbondanza, in cui la natura si mostra in tutta la sua forza e bellezza. Sotto la costante influenza del sole, l’energia vitale di piante e animali raggiunge il suo apice: i boschi risplendono di un verde intenso, i prati di montagna si trasformano in un vivace tappeto di fiori variopinti, e l’aria limpida è colma del ronzio degli insetti e del mormorio dei ruscelli alimentati dallo scioglimento delle nevi.
Da sempre, l’uomo ha trascorso i mesi estivi in montagna. In passato, ciò avveniva non solo per il piacere della frescura in quota, ma soprattutto per ragioni pratiche. Mentre nelle valli il caldo diventava spesso opprimente, la cosiddetta villeggiatura alpina offriva sugli alpeggi temperature piacevoli, acqua di sorgente fresca e pascoli rigogliosi. Il bestiame veniva condotto verso i prati più alti, dove poteva nutrirsi di erbe e foraggi ricchi di sostanze nutritive, mentre i contadini vivevano nelle baite e trasformavano il latte in burro e formaggio.
Anche la fauna trae beneficio da questo tempo di abbondanza: gli animali selvatici trovano nei pascoli ricchi di erbe sufficienti risorse per accumulare energie in vista dell’inverno. In questa stagione si avvistano spesso camosci, marmotte e cervi, mentre uccelli come l’aquila reale disegnano cerchi maestosi nel cielo.
L’estate nelle Dolomiti non è quindi soltanto una stagione, ma un simbolo di ricchezza, vitalità e armonia tra l’uomo, gli animali e la natura. Ricorda che le alture hanno da sempre offerto protezione e ristoro, e che la montagna in questo periodo diventa un luogo di rifugio, di rinascita e di rinnovata forza interiore.